Attenzione alle comunicazioni ingannevoli

Sono numerose le richieste ingannevoli provenienti da organizzazioni che contattano le imprese utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quelle della Camera di commercio e offrendo, in apparenza gratuitamente, l'iscrizione in banche dati, registri, albi e ruoli, cercando di indurle a inserire i propri dati in appositi moduli con i quali in realtà il firmatario si trova poi obbligato a versare, solitamente per più anni, importi anche di notevole entità.

Molte volte si tratta di moduli già precompilati, nei quali alcune notizie relative all’impresa (la provincia della sede, il numero di telefono) sono volutamente errate: è il trucco per invogliare a rispondere correggendo i propri dati.
Queste iniziative sono delle vere e proprie pratiche commerciali ingannevoli perché inducono il destinatario ad assumere decisioni che altrimenti non avrebbe preso.

La miglior difesa da parte delle imprese sta nel leggere attentamente il testo delle offerte ricevute prima di apporre la propria firma, prestando particolare attenzione alle scritte in caratteri più piccoli.

In caso di dubbi o perplessità, ci si può rivolgere per un controllo all'ufficio relazioni con il pubblico.

Casi di comunicazioni ingannevoli:

  • Sono state segnalate da alcune imprese iniziative pubblicitarie che simulano i marchi di qualità del sistema camerale. 
    Si tratta di una forma di pubblicità assolutamente volontaria, proposta da una società privata, che non ha nulla a che vedere con le Camere di commercio.
    L'invito alle imprese è sempre quello di prestare particolare attenzione prima di aderire a forme di pubblicità che potrebbero tradursi in successive richieste di corrispettivi anche consistenti. Analogamente chiediamo alle imprese di confrontarsi con i nostri uffici primi di effettuare pagamenti la cui richiesta possa ingenerare dubbi sull'effettiva obbligatorietà.
  • Continuano le segnalazioni di  telefonate da parte di persone che si presentano come "funzionari della Camera di commercio" e chiedono informazioni sull'azienda (numero di dipendenti, fatturato, cantieri aperti...), con la motivazione di dover effettuare un "rimborso del diritto annuale anno o dei diritti di segreteria già versati alla Camera di commercio".

A chi segnalare le comunicazioni ingannevoli

Chi riceve comunicazioni ritenute ingannevoli, può segnalarlo all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per ottenere una pronuncia di ingannevolezza sotto il profilo degli interessi collettivi; sulla base della pronuncia gli interessati potranno poi agire a titolo individuale per l'invalidazione del contratto sottoscritto e per ottenere il risarcimento dei danni eventualmente subiti.
La segnalazione può essere effettuata:

 

Contatti

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Ultima modifica: Mercoledì 28 Dicembre 2022